Appartengo a quel 40% dei deputati pugliesi che nel luglio 2017 ha votato la “Proposta Richetti” in favore dell’abolizione dei vitalizi e di un trattamento pensionistico che metta i politici nella stessa condizione in cui si trova il resto degli italiani. La stessa proposta è stata bocciata a dicembre al Senato, luogo in cui evidentemente risiedono troppi politici che ai privilegi non vogliono rinunciare.
Oggi chiedo ai vari rappresentanti dei 5 Stelle e del centrodestra che attaccano il PD: cosa hanno fatto per il nostro territorio, dove erano quando io ero la prima firmataria di atti volti a concentrarci sulla nostra regione e loro non erano neanche presenti in Parlamento?
I numeri parlano chiaro. Oltre al 92 per cento circa di presenze alle votazioni, ho firmato 953 atti parlamentari (interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, mozioni) e di 71 sono stata la prima firmataria e proponente.
Inoltre, per rispondere a questo tema ricorrente dei vitalizi (peraltro, già aboliti) e degli stipendi dei parlamentari, dalla mia ho la consapevolezza di aver contribuito in questi anni, con parte del mio stipendio, a livello nazionale, regionale e locale al mantenimento delle sezioni e al supporto dell’attività politica così come ho sostenuto associazioni e iniziative che potessero contribuire al bene comune. E l’ho fatto sempre in silenzio, senza sventolare in televisione mega assegni o far vedere bonifici (quelli veri, con tanto di ricevuta di esecuzione).
Liliana Ventricelli